Vale la pena costruire in bioedilizia rispetto all'edilizia tradizionale? Analisi costi/benefici a confronto

In un mercato sempre più orientato verso la bioedilizia, tra chi è in procinto di costruire sorge spontanea una domanda: vale la pena optare per la bioedilizia, a discapito dell’edilizia tradizionale? Nei successivi paragrafi proveremo a trovare delle risposte.DIFFERENZA DEI COSTI

Costruire in bioedilizia richiede un investimento iniziale stimato tra il 10 e il 25% superiore rispetto all’edilizia tradizionale. Infatti, poiché per sua stessa natura la bioedilizia necessita di materiali naturali di alta qualità (soprattutto legno e fibra di legno) e di tecnologie avanzate, anche la manodopera deve essere altamente specializzata e formata continuamente. Non è tuttavia da trascurare la presenza di incentivi volti a promuovere le costruzioni in bioedilizia, attraverso contributi, cessione dei crediti e ulteriori aiuti.

Al contrario, l’edilizia tradizionale si basa su materiali più semplici, diffusi e economici (come il cemento). Anche la manodopera è più facilmente reperibile.BENEFICI A LUNGO TERMINE

Bioedilizia:

Il costo iniziale maggiore fa sì tuttavia che a lungo termine i benefici siano di gran lunga superiori:

1. Efficienza energetica: l’utilizzo dei materiali e delle tecnologie in fase iniziale porta a una maggiore efficienza energetica, che si traduce in costi inferiori di riscaldamento e raffrescamento, grazie anche al cappotto termico.
2. Comfort abitativo: non solo isolamento termico, ma anche acustico rendono un maggiore comfort abitativo.
3. Valore immobiliare in aumento: poiché negli ultimi anni sta sempre più aumentando la sensibilità ambientale, anche il mercato si sta sempre più orientando verso questi aspetti. Si prevede quindi che le abitazioni in bioedilizia acquisiranno sempre più valore immobiliare rispetto a quelle tradizionali.
4. Manutenzione ridotta: se ben progettata e costruita, una casa in bioedilizia necessita di una manutenzione ridotta e ha migliore durabilità nel tempo.

Edilizia tradizionale:

1. Durabilità e robustezza: il metodo tradizionale di costruzione permette di conoscere per certo le sue caratteristiche in merito a durabilità e robustezza, che sono infatti collaudate.
2. Costi di costruzione: i costi di costruzione sono solitamente più bassi e più prevedibili.

ROI – Return on Investment

Il ROI è un indicatore finanziario che misura il ritorno di un investimento rispetto al suo costo. Il suo scopo è quello di valutare l’efficienza di un investimento: più il ROI è alto, maggiore è il guadagno rispetto al costo.

 ROI=(utile netto/investimento iniziale)X100

Poiché il ROI è un indicatore che non tiene conto delle tempistiche, si hanno due ROI opposti, a seconda se si prenda in considerazione il breve o il lungo periodo.

Edilizia tradizionale: ROI iniziale migliore, ma costi operativi maggiori con il tempo

Bioedilizia: nel medio-lungo termine ha un ROI positivo. L’investimento iniziale più alto si ammortizza grazie all’elevata prestazione e efficienza energetica (che si traducono cioè in bollette molto ridotte, se non nulle), alla minore manutenzione necessaria.

In definitiva, se si ha una visione a lungo termine, cosa fondamentale quando si costruisce un’abitazione, vale la pena costruire in bioedilizia. L’investimento iniziale sarà maggiore, ma anche i benefici nel tempo lo saranno, non solo dal punto di vista economico, ma anche da quello della salute e salubrità sia dentro che fuori casa. Aspetto da non tralasciare è infine il valore immobiliare della costruzione in bioedilizia, che è destinato a crescere.