L'importanza dell'esposizione solare nelle case in bioedilizia

Quanto è importante l'orientamento della casa biopassiva rispetto al sole? Nel processo di creazione di un progetto in bioarchitettura, è una delle prime domande da porsi! Si tratta di una questione essenziale, poiché il corretto orientamento di un edificio in bioedilizia rispetto al sole, fa sì che tutti gli altri tasselli del progetto si incastrino tra loro.

Quando si sceglie l'orientamento di un edificio o casa, si tiene conto di diversi fattori come la vista, la topografia, i fattori climatici, ma anche e soprattutto l'esposizione solare. Su quest'ultimo aspetto è da tenere sempre in considerazione la latitudine e l'emisfero del paese in cui si costruisce, poiché a seconda di esso variano l'altezza e la radiazione del sole. Sarà sempre necessario fare un rapporto tra uso degli spazi e l'orientamento.

Percorso e inclinazione solare

Il percorso quotidiano del sole, visto dal cielo, è un arco che sorge a est e tramonta ad ovest e che varia a seconda della stagione dell'anno in cui ci troviamo.
In inverno questo arco è più piccolo (sud-est-sud-ovest) e gli orientamenti settentrionali non ricevono il sole.
In estate, invece, questo arco è più ampio (nordest-nordovest) e anche gli orientamenti nord ricevono sole.
In primavera e in autunno, questo arco sarebbe una via di mezzo, in cui il sole si sposterebbe da est a ovest.

Qual è il miglior orientamento solare? L'inclinazione con cui il sole colpisce è l'angolo e l'altezza che assume durante il giorno, da zero passando per la sua massima altezza a mezzogiorno e ritornando allo zero al tramonto.
Anche in questo caso la grande differenza sta nella stagione dell'anno, in inverno è molto bassa mentre in estate è più alta. Questa altezza sarà quella che determinerà se catturare il sole sarà un vantaggio oppure no, poiché ci saranno casi in cui ci converrà proteggerci da esso.

ORIENTAMENTO NORD, NORDEST e NORDOVESTL'orientamento nord, nord-est e nord-ovest è quello che riceve meno ore di sole nel bilancio energetico dell'anno.
In estate il sole splende solo per poche ore e anche indirettamente. Queste ore di sole sono le prime al mattino e le ultime della sera, che difficilmente forniranno calore.
Questo orientamento è opportuno per proteggerci dal surriscaldamento e per mettere all'ombra gli spazi che vogliamo. Non è invece adatto quando si ricerca l’apporto di calore.
Quindi qui collocheremo degli spazi che fungono da "materasso termico" come garage, lavanderia, ripostiglio...
Concentrandoci sull’apporto energetico, diamo valore solo alla luce solare diretta. Ma dobbiamo anche evidenziare una qualità dell'orientamento nord, che è la luce indiretta che riceve e che è così essenziale per gli usi in aule scolastiche, biblioteche, sale espositive, ecc.

ORIENTAMENTO ESTL'est è l'orientamento dell'alba e riceve radiazioni tutto l'anno fino a mezzogiorno.
In inverno la radiazione sarà più debole, mentre in estate avrà un impatto maggiore.
È la luce del mattino, ideale per camere da letto e cucine.
Il sole non è ancora sorto molto alto e quindi entrerà negli spazi quasi ad angolo orizzontale.
D'inverno sarà molto gradevole, ma se ci troviamo in zone dove in estate potrebbe esserci un surriscaldamento, bisognerà utilizzare una protezione solare nelle aperture delle finestre.

ORIENTAMENTO OVESTL'ovest è l'orientamento del tramonto e riceve radiazioni tutto l'anno da mezzogiorno al tramonto, è la luce della sera e gli "usi" su spazi come il salotto sono molto piacevoli.
Come nell'est, in inverno la radiazione sarà più debole, mentre in estate avrà un impatto maggiore. In effetti, l’orientamento peggiore per controllare il surriscaldamento estivo è quello ovest. Man mano che il sole prosegue il suo cammino verso ovest, la sua altezza si abbasserà e quindi entrerà negli spazi quasi ad angolo orizzontale, con molta incidenza.
Quando il sole è molto basso il controllo è più complicato e il surriscaldamento pomeridiano può essere un problema. La protezione orizzontale non fermerebbe il sole e bisognerebbe passare a sistemi di chiusura a lamelle che richiederebbero uno studio preciso. Se vediamo che potrebbe esserci un surriscaldamento significativo, la migliore raccomandazione sarebbe quella di provare a creare un progetto in bioedilizia con pochi serramenti (o controllati) verso ovest. 
Se invece, non ci sono problemi di surriscaldamento, anche l’ovest può essere interessante per la raccolta solare.

ORIENTAMENTO SUDL'orientamento a sud è quello che dà più gioia nelle case in legno in bioedilizia. Riceve radiazioni tutto l'anno e durante le ore centrali, cioè quando la radiazione è più forte. Una delle strategie più essenziali della bioclimatica attraverso mezzi passivi (condizioni climatiche che sfruttano le risorse disponibili). In inverno la radiazione meridionale entra senza ostacoli e in estate con un elemento di protezione la controlliamo facilmente, l'apporto solare con l'orientamento sud rende il bilancio energetico molto positivo, riducendo la domanda di riscaldamento ai valori di una casa passiva.

Gli orientamenti sud-est e sud-ovest ricevono radiazione solare tutto l'anno, rispettivamente dall'alba a mezzogiorno e da mezzogiorno al tramonto. Se i gradi di differenza rispetto al sud rientrano nei 30º, si presume che rientrino nei valori dell'orientamento sud. Se superassero i 30º di differenza, la radiazione non sarebbe così forte e allo stesso tempo bisognerebbe studiare il controllo solare poiché il sole sarebbe più basso.

Conclusioni sull'importanza dell'esposizione in bioedilizia

Dobbiamo studiare ciò di cui abbiamo bisogno: più cattura solare? più protezione? entrambi? Ogni progetto deve tener conto dell'esposizione e degli spazi di cui si ha bisogno. Quando parliamo delle case biopassive, in realtà, abbiamo alcune altre caratteristiche da tenere in considerazione,ma è importante portare avanti un programma coerente e prendere profitto delle condizioni climatiche locali. A questo punto l’orientamento è la chiave del risultato finale.

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